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Emil M. Cioran è una delle figure più rappresentative della vita culturale europea del Novecento, dove si pone come una libera figura di scrittore e filosofo scettico che indaga il divenire dell'esistenza come un testardo, implacabile contestatore della filosofia sistematica. La filosofia deve, secondo lui, occuparsi dell'esperienza concreta, quotidiana, vissuta dall'uomo. Non può e non deve mai ridursi a un sapere astratto, fatto di concetti e senza contenuti vivi come i sentimenti, le emozioni, le passioni. Per Cioran la filosofia è un'incessante riflessione sulla vita e sull'essere che ha oltrepassato l'orizzonte del nulla. Ciò che gli interessa è l'uomo gettato nel mondo da una sorte avversa o da un «funesto demiurgo» per interpretare il suo ruolo incomprensibile e assurdo. Questa l'originalità di Cioran e dei suoi aforismi crudeli in perenne ricerca di senso. La vita è un'avventura tragica, ma la lucidità del pensiero permette di sperimentare non solo la propria immensa solitudine, ma anche la propria vertiginosa libertà.